In occasione della seconda edizione di Roma Arte in Nuvola, WEM Gallery presenta la opere più iconiche di Daniele Sigalot.
Uno stand con due anime: colore e bianco. Da un lato le serie Words e Superficial attraggono per la loro vivacità; Mistakes, Inconsistently Logical e Paper Planes attirano per il richiamo alla carta.
La mostra
La serie dei Words è forse quella più smaccatamente ironica tra i vari filoni delle opere di Daniele Sigalot. Ironia e alluminio sono due dei fattori che Daniele utilizza di più nei suoi lavori.
Daniele prima di dedicarsi a tempo pieno all’arte, lavorava come copywriter in saatchi&saatchi, una grande agenzia pubblicitaria, e diciamo che per questa serie ha rispolverato il manuale del copywriter, lavoro che come dice sempre consisteva nel venir pagati molto per scrivere poco. In questo caso la scrittura è focalizzata però a prendere in giro tutti gli elementi che compongono l’ecosistema dell’arte, dai collezionisti, ai galleristi, ai curatori e ovviamente anche agli artisti.
E’ un lavoro molto leggero che però può nascondere delle verità molto critiche. Un po’ come Pulcinella, che scherzando dice sempre la verità.