Cosa fare a Verbania in caso di pioggia (non il solito centro commerciale)
Vi trovate in vacanza in provincia di Verbania, piove e non sapete cosa fare? Niente di nuovo, qui è sempre così.
Se la siccità dello scorso anno potrebbe avervi tratto in inganno, quest’anno pare che tutto sia tornato alla normalità. Dunque, come cambiare le cose per non perdersi un prezioso giorno di vacanza? O visto il luogo anche più di uno.
L’opzione più gettonata dalla maggior parte dei turisti è quella di chiudersi in un centro commerciale. Ecco dunque folle di vacanzieri tedeschi occupare ogni angolo possibile tra le corsie di negozi e supermercati, portandosi con sé orde di marmocchi scapestrati, i quali fanno sembrare civili ed educati persino i Bimbi Sperduti di Peter Pan. Un inferno, non è vero? E se vi proponessi delle alternative migliori? Ecco quindi quattro luoghi da vedere lontani dalle consuete rotte turistiche e SOPRATUTTO al riparo dalla pioggia.
1. Collezione Poscio (Domodossola)
Partiamo con un classico: la visita al museo.
La Collezione Poscio nasce dalla passione per l’arte dei coniugi Alessandro e Paola Poscio. La loro è stata una “appassionata incompetenza” (come suggerisce il titolo del catalogo della collezione) ed ha portato in oltre cinquant’anni di peregrinazioni in città d’arte e gallerie, alla formazione di un vasto assortimento di pitture di fine ottocento e inizio novecento, con una particolare attenzione per i paesaggisti locali. Avviata come una collezione privata, nei suoi ultimi anni di vita Alessandro
Poscio ha maturato l’idea di rendere godibili a chiunque lo desiderasse le proprie opere d’arte. È così che la collezione oggi si trova a Casa De Rodis, palazzo di origine medievale un tempo appartenuto ad una nobile della Valle Antigorio. La famiglia Poscio ha comprato e ristrutturato ad hoc, inaugurando la nuova sede museale nel 2014. A Casa De Rodis sono ospitate anche mostre temporanee. La Collezione è visitabile il venerdì dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle
13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
2. WEM Gallery (Ornavasso)
Siete mai stati in una galleria d’arte all’interno di una fabbrica metalmeccanica in funzione? L’esperienza – un caso più unico che raro nel panorama italiano – si può fare ad Ornavasso, paese di circa tremila abitanti all’imbocco della Valdossola. Si tratta della più grande galleria d’arte del Lago Maggiore, con oltre 1000 mq di spazio espositivo. Attualmente (e fino al 31 marzo 2024) è in corso la mostra OUT OF PLACE, dell’artista romano Daniele Sigalot, il quale utilizza il paradosso e l’ironia per indagare tematiche quali l’attualità, la complessa griglia del sistema dell’arte e la gerarchia ad esso sottesa, il tutto al fine di stimolare il pensiero critico dello spettatore.
La mostra si sviluppa attraverso la formula della visita guidata in un percorso espositivo innovativo, in cui sono compresi anche gli spazi produttivi della fabbrica.
La galleria è visitabile tutti i giorni dalle 10.00 ale 19.00. Volete sapere quale è la parte migliore? Il tutto è completamente gratuito.
A meno che non vogliate comprare un’opera d’arte, ovviamente.
3. Museo Rodari (Omegna)
Vi portate prole appresso e volete prendervi un momento di pausa dalla vostra discendenza? Museo Rodari ad Omegna è la soluzione che fa per voi: figli soddisfatti e genitori non più sull’orlo dell’esaurimento. Il Museo nasce nel 2021 come omaggio della città natale al famoso scrittore di racconti e poesie per
ragazzi Gianni Rodari. Attraverso un inedito percorso multimediale ed immersivo, il museo racconta con fantasia e originalità – le caratteristiche, appunto, di Rodari – la storia dello scrittore, contestualizzandola anche a livello territoriale e storico.
Perché ho detto che è adatto ai vostri figli?
Lo spazio è progettato con una particolare attenzione al pubblico infantile ma tranquilli, mamma e papà, nemmeno voi vi annoierete: all’interno del percorso tutti quanti sono chiamati a mettersi in gioco per attivare i racconti e i meccanismi narrativi delle varie installazioni.
Il Museo è visitabile su prenotazione ed è aperto il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15.00 alle 18.00 e nel weekend dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
Il biglietto costa 10€, ma è possibile usufruire di sconti famiglia e i bambini fino a 5 anni entrano gratis.
4. L’Officina di Incisione e Stampa in Ghiffa – Il Brunitoio
Volete mettervi alla prova con qualcosa di pratico? Il Brunitoio di Ghiffa offre corsi di apprendimento, seminari e workshop sulle tecniche dell’incisione e della stampa, avvalendosi di artisti e professori provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Brera. Ma le iniziative dell’Officina non si fermano qui: è infatti un luogo dalle diverse sfaccettature, che coniuga la diffusione della conoscenza di queste tecniche con una residenza d’artista (per gli studenti stranieri dell’Accademia) e con la realizzazione di mostre. Attualmente (e fino al 13 agosto) è in corso l’esposizione Emilio Vedova e la Stamperia Albicocco, a cura di Ubaldo Rodari. Lo scopo della mostra è quello di indagare il rapporto di stretta collaborazione – e durato oltre trent’anni – tra l’artista veneziano e lo stampatore Corrado Albicocco, dalla cui bottega sono uscite alcune tra le incisioni più belle e significative di Emilio Vedova. Il Brunitoio è visitabile gratuitamente dal giovedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00.