La barchetta di carta con cui giocavamo da bambini, fragile oggetto galleggiante che si è ingrandito e fortificato per ancorarsi, in un lungo istante sospeso, sul prato che accarezza l’entrata della Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico. Eccola, l’astrobarca dei sogni con cui far volare i desideri più luminosi, aprire confini risonanti alla poesia, dare approdo alle speranze per un domani migliore. Nostro figlio Bernardo, afflitto da un sarcoma di Ewing, è stato amorevolmente curato in questo luogo e da qui, concluso il viaggio terreno, ha iniziato la sua traversata cosmica nei mondi della Luce infinita. Ci piace immaginarlo dentro la sua astrobarca con i capelli che diventano vela; allo stesso modo ci auguriamo che l’opera di Daniele Sigalot possa offrire ad ognuno di voi un istante magico, la possibilità di un viaggio da fermi, l’idea luminosa che Amore e Bellezza siano parte fondamentale della Cura.
I genitori di Bernardo, Elena Martelli e Gianluca Marziani
Courtesy by WEM Gallery
